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al testo di Carlo Rossi
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Quando c’erano le anguille
Quando c’erano le anguille Anch’io dipingevo colori del sole Sulle arene in riva al lago Mentre lievemente l’acqua scivolava Sui nostri corpi rendendoli impermeabili Alla morte, almeno mi sembrava. Respiriamo acqua e aria al lieve ritmo della vita Accanto alla montagna Un paio di scarpe per il lavoro e uno per la gioia Qui siamo tutti fratelli Benace marino Non c’è panico per uomini dispersi Nel tuo azzurro movimento Il canto proviene dalle tue rive Fatte di limoni , olivi e viti Rompe il silenzio dei nostri duri cuori La luce d’ognuno accoglie in pace E tu risuoni nel dono della vita La’ fuori , nel campo, ti distendi e ti rilassi Per diventare incenso e salire al cielo.
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